contesto

Il Quartiere Libertà è nato in seno alla prima espansione ad Ovest della Città di Bari, nei primi anni del ‘900, come segno territoriale di un’esigenza di insediamento di funzioni produttive, tra le quali la Regia Manifattura dei Tabacchi che, oltre a costituire una polarità architettonica e funzionale straordinaria, ne condizionerà lo sviluppo operaio.

Un territorio nato dalle logiche della moderna città che si espande e attribuisce funzioni urbane e sociali specifiche: quartiere degli strati popolari, confinante ma distinto dalla città borghese, privo di edifici rappresentativi, piazze e luoghi per il tempo libero.

Un processo di marginalizzazione interrotto negli anni ’30 da un Piano che segnala il possibile riscatto del Quartiere come cerniera tra il Centro e le ‘penisole’ sul mare, immediatamente tradito dalle lottizzazioni abitative del Dopoguerra che consegneranno il Libertà alla sua forma attuale di semiperiferia a forte densità abitativa (40.000 abitanti).

È qui che si concentra la maggiore numerosità di botteghe artigiane (sarti, falegnami, calzolai, elettricisti, meccanici) e di famiglie (il cui 30% è composto da nuclei superiori ai 5 componenti) nonché la più alta presenza di fasce giovanili, tra cui i migliaia di studenti universitari stabilitisi per via dei prezzi delle locazioni.
Il quartiere, negli ultimi vent’anni, si è distinto inoltre per una forte vocazione multiculturale: il 25% dei migranti di Bari risiede nel quartiere (Bangladesi, Marocchini, Cinesi, Jugoslavi ed Etiopi) e il commercio di prossimità è fortemente segnato da quest’anima plurale.

La storia produttiva del Libertà ha lasciato sul territorio esempi importanti di archeologia industriale, oggi interessati da processi di riconversione (manifatture, acciaierie, raffinerie, macelli) entro un quadro più ampio di rigenerazione urbana che mira a trasformarli in nuove centralità culturali, tecnologiche e sociali al servizio del quartiere e della città.

Il Comune di Bari ha infatti individuato il Libertà come quartiere target del proprio “Piano Periferie” (ex L. 28 dicembre 2015 ”Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle Periferie”) e del PON Città Metropolitane 2014-2020, concentrando sul quartiere risorse finanziarie e investimenti.

MAPPA DEL QUARTIERE

Di seguito puoi consultare in forma georeferenziata e aperta i principali indicatori demografici, socio-economici e culturali del Libertà Il lavoro di selezione, analisi e organizzazione dei dati è parte di un progetto di ricerca più ampio dal titolo "Rigenerazione Libertà" curato da Gabriele Di Palma nell’ambito del dottorato in Scienze delle Relazioni Umane dell’Università di Bari Per maggiori informazioni sulla metodologia e il progetto consultare la pagina: http://www.rigenerazioneliberta.com/

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